1- Il problema è riconosciuto? SI
- Disturbo specifico della lettura a carico della comprensione del testo scritto (profilo del “cattivo lettore”)
- In base a quanto emerso dalla Consensus Conference (Milano, 26.1.2007) sui disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento si ritiene quanto segue: “vari studi stanno evidenziando, accanto al profilo della dislessia intesa come disturbo specifico della decodifica, anche l’accezione di disturbi della comprensione del testo scritto indipendenti sia dai disturbi di comprensione da ascolto che dagli stessi disturbi di decodifica. La Consensus Conference accoglie l’invito a considerare il disturbo di comprensione come un possibile disturbo specifico di apprendimento ma sottolinea la necessità di studiarne meglio le caratteristiche, avviando progetti di ricerca in questa direzione, in particolare rispetto al ruolo della comprensione da ascolto”.
E' un problema specifico? 'NI'
E' in maggior rapporto con gli aspetti centrali dell'intelligenza e quindi solo parzialmente specifico
Il disturbo ha una fisionomia unitaria? NO
Sembra ci sia uno specifico pattern di prestazione che caratterizza colore che hanno questo disturbo
Ha senso l'intervento clinico? SI
Ha senso se il problema sussiste, è rilevante, ha conseguenza sul futuro della persona e le normali prassi educative non sono sufficienti.
Potenziamenti basati sulla metacognizione migliorano le capacità di comprensione in maniera più significativa rispetto a programmi basati su attività scolastiche.
Lo si può operazionalizzare? SI
Criteri per l’operazionalizzazione
1) Bassa comprensione con prove tipo MT (RII corrispondente circa al 5° percentile)
2) Sufficiente decodifica
3) Fattori di esclusione del DSA ( basso QI*,svantaggio, problemi primari emotivi, problema di istruzione,
QI <85, evitando prove che troppo strettamente relate alla comprensione linguistica)
- Disturbo specifico della lettura a carico della comprensione del testo scritto (profilo del “cattivo lettore”)
- In base a quanto emerso dalla Consensus Conference (Milano, 26.1.2007) sui disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento si ritiene quanto segue: “vari studi stanno evidenziando, accanto al profilo della dislessia intesa come disturbo specifico della decodifica, anche l’accezione di disturbi della comprensione del testo scritto indipendenti sia dai disturbi di comprensione da ascolto che dagli stessi disturbi di decodifica. La Consensus Conference accoglie l’invito a considerare il disturbo di comprensione come un possibile disturbo specifico di apprendimento ma sottolinea la necessità di studiarne meglio le caratteristiche, avviando progetti di ricerca in questa direzione, in particolare rispetto al ruolo della comprensione da ascolto”.
E' un problema specifico? 'NI'
E' in maggior rapporto con gli aspetti centrali dell'intelligenza e quindi solo parzialmente specifico
Il disturbo ha una fisionomia unitaria? NO
Sembra ci sia uno specifico pattern di prestazione che caratterizza colore che hanno questo disturbo
Ha senso l'intervento clinico? SI
Ha senso se il problema sussiste, è rilevante, ha conseguenza sul futuro della persona e le normali prassi educative non sono sufficienti.
Potenziamenti basati sulla metacognizione migliorano le capacità di comprensione in maniera più significativa rispetto a programmi basati su attività scolastiche.
Lo si può operazionalizzare? SI
Criteri per l’operazionalizzazione
1) Bassa comprensione con prove tipo MT (RII corrispondente circa al 5° percentile)
2) Sufficiente decodifica
3) Fattori di esclusione del DSA ( basso QI*,svantaggio, problemi primari emotivi, problema di istruzione,
QI <85, evitando prove che troppo strettamente relate alla comprensione linguistica)